In occasione del World Backup Day Acronis prevede che il 2018 sarà l’anno peggiore per numero di attacchi informatici e di incidenti con perdita di dati, a causa della crescente raffinatezza degli attacchi, del proliferare delle famiglie di ransomware e della scarsa consapevolezza della minaccia tra gli utenti.
Secondo una indagine sulla protezione dei dati commissionata da Acronis, oltre il 60% degli intervistati non ha mai sentito parlare del ransomware. Nel 2017 il numero delle varianti di ransomware è aumentato del 46% e questo ha reso più difficili la prevenzione e il rilevamento. Gli esperti di sicurezza prevedono che questa minaccia informatica continuerà a diffondersi.
Colpita un’azienda ogni 14 secondi
Se finora veniva colpita un’azienda ogni 40 secondi, nei prossimi due anni la frequenza degli attacchi scenderà a 14 secondi, e questo senza contare gli attacchi ai privati, che sono molto più frequenti.
Per Acronis solo una soluzione di backup sicura e di alta qualità con protezione proattiva dal ransomware integrata può prevenire le perdite di dati e mettere al sicuro i dispositivi.
Per il World Backup Day Acronis consiglia quattro mosse per proteggere i dati:
Avere sempre un backup dei dati importanti. Archiviare i dati sia in locale che su cloud.
Mantenere aggiornato il sistema operativo e il software.
Fare attenzione alle e-mail, ai link e agli allegati sospetti. Il metodo di infiltrazione più efficace utilizzato dal ransomware è spingere gli utenti ad aprire allegati e-mail infetti.
Installare un software antivirus sul computer e abilitare gli aggiornamenti automatici delle definizioni dei virus. Per chi usa un PC, controllare che Windows Defender sia abilitato e aggiornato.
Da quando i criminali informatici si sono resi conto dell’efficacia dei backup nello sventare i loro attacchi, molti nuovi ceppi di ransomware hanno iniziato a prendere di mira i file e il software di backup.
Il 62% degli intervistati non sapeva che il ransomware può crittografare i file e i backup. Ma il dato più sconcertante è che il 33% non fa alcun backup dei dati. Soltanto soluzioni di backup sicure come Acronis Backup e Acronis True Image, dotate di protezione attiva dal ransomware basata su IA, sono in grado di rilevare e bloccare attacchi sofisticati di questo genere.
Per rispondere al dilagare dell’epidemia di ransomware, Acronis ha migliorato le sue soluzioni di backup con un’innovativa tecnologia anti-ransomware. Introdotto a gennaio 2017, Acronis Active Protection protegge attivamente sia i file che i backup degli utenti identificando e bloccando gli attacchi ransomware in tempo reale. Negli ultimi dodici mesi, Acronis Active Protection ha bloccato 200.000 attacchi in 180.000 dispositivi di privati.
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Acronis ha presentato anche Acronis Active Protection Free, un livello di difesa aggiuntivo utilizzabile insieme ad altre soluzioni di protezione dei dati come antivirus e software di backup. Il programma monitora i processi del sistema in tempo reale per rilevare e bloccare automaticamente gli attacchi che le altre soluzioni non riescono a contrastare. Quando un ransomware colpisce, Acronis Ransomware Protection blocca il processo dannoso e informa l’utente con un messaggio a comparsa. Se durante l’attacco sono stati danneggiati dei file, ne facilita anche il ripristino istantaneo.