Pubblicate le linee guida dell’Asta, Anti-Spam Technical Alliance. Anti-Spoofing e firme digitali come armi di difesa
24 giugno 2004 Un anno fa, al momento della sua
costituzione, l’hanno chiamata Asta (Anti-Spam Technical
Alliance) e oggi ha tutto l’aspetto della Santa Alleanza, dopo il
fallimento de facto del Can Spam Act
, il provvedimento legislativo con il quale, dallo scorso anno, venivano rese
illegali e dunque perseguibili tutte le attività che potessero configurarsi come
spam.
Asta non è una legge e in fondo non è un programma.
E’ molto più semplicemente il frutto di un anno
di stretta collaborazione tra Yahoo!, Microsoft, EarthLink e Aol
: una summa di linee guida per contrastare il problema
delle email indesiderate.
Le quattro società hanno dunque pubblicato le
azioni raccomandate e i regolamenti da seguire, indirizzando i loro consigli non
solo agli Internet Service Provider o agli E-mail Service Provider, ma anche ai
mittenti di consistenti invii di email, inclusi governi, società private e
organizzazioni di marketing online.
Due gli elementi
chiave delle raccomandazioni: risolvere il problema delle e-mail falsificate
eliminando il domain spoofing
tramite
soluzioni basate su Ip e sulle firme digitali e adottare comportamenti
adeguati per aiutare gli Isp e i propri utenti a non essere fonte di spam.
In
particolare, per quanto riguarda lo spoofing, Microsoft e Yahoo! propongono, a
titolo gratuito, due soluzioni da loro sviluppate: Caller Id
(Microsoft), che prevede la creazione di un elenco pubblico dei server di
posta elettronica, che consenta di verificare, prima della ricezione, se
un’e-mail è stata effettivamente inviata dal suo mittente presunto, e
DomanKeys
(Yahoo!), basata sullo stesso principio, integrandolo con un sistema
di crittografia.
La proposta non convince in ogni caso tutti gli Isp,
che considerano in qualche modo illusorio pensare che tutti riescano,
vogliano o possano adeguarsi a queste direttive, e che considerano
vessatorie alcune delle contromisure proposte, che vorrebbero inabilitati
di default all’accesso Internet i pc trovati infetti da virus.
Chi fosse
interessato a consultare il testo completo della proposta Asta, lo può trovare a
uno di questi indirizzi: http://antispam.yahoo.com
http://download.microsoft.com/download/2/3/7/23779c05-d409-46ce-b9d6-c24908789d8b/ASTA Statement of Intent.pdf
http://www.microsoft.com/spam
http://www.earthlink.net/spamblocker http://corp.aol.com/press/press_release062204.html
- Alcuni consigli per difendersi dallo spam
- Pop-up e spam attraverso la messaggistica di Windows
- Microsoft: antispam per tutti
- Lo spamming è un reato
- Ibm lancia antivirus e antispam per le pmi
- Microsoft affila le armi contro lo spam
- Can-Spam, nessun effetto
- Anti-spam per legge
- Yahoo contro lo spam
- Microsoft vuol combattere lo spamming
- Spam: quanto costa alle aziende?
- Aol, Microsoft e Yahoo insieme contro lo spam