Nel servizio software cloud-based di Zebra Technologies dispositivi e sensori sono collegati alla nuvola con un gateway aliminentato con processore Intel Nuc.
Si chiama Zatar ed è un servizio software basato su cloud lanciato da Zebra Technologies per supportare aziende di qualsiasi dimensione nella creazione di applicazioni utili a tutti i tipi di attività.
Appositamente lanciata sul mercato in occasione dell’Internet of Things World Forum di Barcellona, l’ultima nata, che utilizza appositamente l’open standard Coap, giunge in un momento in cui l’uso crescente del cloud computing e l’ubiquità delle reti wireless stanno rendendo i dispositivi e i sensori per il monitoraggio e la gestione a distanza economicamente più convenienti rispetto al recente passato.
A confermarlo ci pensano gli analisti di Morgan Stanley che, di recente, hanno previsto come, entro la fine del decennio, 75 miliardi di dispositivi saranno connessi tramite l’Internet delle Cose.
Buon per Zebra Technologies che, da sempre specializzata nell’ambito di tecnologie affini, quali codici a barre, Rfid e sensori, ha scelto di investire ulteriormente nella direzione di una soluzione user-friendly in grado di semplificare l’implementazione e la gestione dell’Internet delle Cose, anche quando vengono aggiunti alla piattaforma più dispositivi e più collaboratori.
In dettaglio, sulla falsa riga di quanto normalmente accade sui social media più diffusi, ogni dispositivo di Zatar ha, infatti, la propria pagina di informazioni consultabile da ovunque, via smartphone, tablet o computer al fine di identificare, localizzare e rilevare le condizioni di tutte le attività in cui sono coinvolti i dispositivi o i sensori in uso.
Gli stessi che, con l’implementazione del gateway Zatar alimentato dal processore Intel Nuc, possono essere facilmente collegati alla nuvola assicurando una connessione affidabile tra dispositivi e utenti.
L’esempio di un’applicazione concreta
In questo modo, il proprietario di un’azienda vinicola può, per esempio, utilizzare Zatar per gestire in remoto l’inventario della propria cantina, mentre applicando sensori a basso costo a bottiglia prodotta potrebbe essere in grado di offrire un’esperienza a valore aggiunto ai clienti fornendo informazioni utili come la temperatura, il livello di umidità e lo storico degli urti subiti durante il trasporto.
Il cliente può, inoltre, richiedere informazioni specifiche di ciascun prodotto utilizzando l’app di Zatar disponibile per i device mobili che utilizzano il sistema operativo iOs di Apple.
I dispositivi e i sensori connessi al cloud sono, infatti, in grado di produrre approfondimenti sulla loro identità, il luogo e le condizione in cui si trovano, e permettono alle aziende di prendere decisioni migliori in tempo reale, o lasciare che i dispositivi nel network dell’Internet delle Cose condividano dati e collaborino tra loro.
La promessa di Zatar, che consente una prova gratuita del proprio servizio cliccando QUI, è offrire un’interfaccia semplice, indipendentemente dal numero di dispositivi connessi o da quanto siano complesse le operazioni richieste.
Progettato per la collaborazione consente, infine, di condividere un unico dispositivo o un gruppo di dispositivi protetti con colleghi e partner facilitando la reperibilità dei dati ai team di lavoro e alle applicazioni.
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